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corsi di discesa in corda doppia a Reggio Emilia

Durante la discesa in corda doppia lungo una parete verticale l'unico appoggio è rappresentato dai piedi, mentre il corpo è interamente sospeso nel vuoto e sostenuto dalla corda doppia, fissata all'imbragatura. Le gambe devono essere tenute in posizione flessa, perpendicolari alla parete, per attutire gli impatti del corpo contro di essa (dovuti all'oscillazione nel vuoto), mentre le mani sono impegnate afferrando la corda e regolando il "dispositivo autobloccante".

MONTAGNA
istruttore paracadutista fabrizio del giudice

CORSO  1° LIVELLO - (con rilascio attestato)

La discesa in corda doppia nacque all'inizio del XX secolo. L'inventore è comunemente considerato Hans Dülfer ma anche Tita Piaz rivendicava l'invenzione. Le prime tecniche sfruttavano l'attrito della corda sul corpo della persona, senza l'utilizzo di altri attrezzi specifici. Una prima modifica fu introdotta da Emilio Comici: in questa variante, la corda passava attraverso un moschettone agganciato a un anello di corda alla vita, per poi passare sulla spalla dello sportivo. Ironicamente, fu proprio l'uso di questa tecnica nata per rendere più sicura la discesa che costò la vita a Toni Kurz sulla parete nord dell'Eiger nel 1936. Nel 1943 la tecnica fu ulteriormente migliorata da Pierre Allain, che introdusse il discensore. Con l'introduzione dell'imbragatura negli anni sessanta la tecnica divenne in sostanza quella attuale. Noi proponiamo un corso senza imbragatura commerciale ovvero un imbrago che imparerete a farvi tra i più sicuri adottato dalle forze militari. Noi paracadutisti adottiamo questa tecnica da anni. Il segreto di questo è proprio il peso di quest'ultima e credeteci quando si va in montagna con zaini e accessori ogni peso in meno da trasportare fa la differenza.

Le attrezzature minime necessarie per compiere una discesa in corda doppia sono:imbragatura: fissata alla corda, sostiene il corpo all'altezza del bacino lasciando libere le gambediscensore: attrezzo dotato di apposito freno, attraverso il quale viene fatta passare la corda; serve ad effettuare la discesa in maniera controllata.È inoltre necessario essere muniti di una serie di attrezzature addizionali, che garantiscano il necessario livello di sicurezza:dispositivo autobloccante: anello di cordino per "nodo autobloccante" (prusik, machard), oppure "dispositivo meccanico autobloccante" (shunt)caschetto: serve a proteggere la testa dalle cadute di pietre e dagli impatti contro la parete rocciosa. Qualora necessario (es. durante la discesa nelle grotte) può essere dotato di una lampada frontale, in modo da lasciare entrambe le mani libere.Si possono poi ulteriormente utilizzare:guanti: utili per proteggere le mani da pietre taglienti e rovi, ma anche per ridurre l'attrito con le corde.scarponi o calzature resistenti: per proteggere i piedi dalle asperità delle pareti.

discensore a 8

Discensore a 8 serve per rallentare la discesa. Ci sono varie modalità di passaggio con le corde all'interno del discensore. In base a come mettiamo la corda si scende più o meno veloce.

nodo di sicurezza facile con cordino.

Qui vediamo in una immagine ingrandita un nodo prusik, che appartiene alla categoria dei nodi "autobloccanti", è molto utilizzato soprattutto in campo arrampicatorio e alpinistico. La prerogativa di questa tipologia di nodi è quella di entrare in funzione automaticamente quando siano messi in tensione o sotto carico.

locandina corsi corda
sulla montagna della Pietra di Bismantova
diplomati del corso di salita e discesa in corda doppia dei paracadutisti indomiti
allievo impara a prendere confidenza con la paura del vuoto
vista della punta del monte addestrativo
allievo scende la roccia addestrativa da solo dopo 2 ore di esercizio

CORSO APERTO TUTTO L'ANNO ANCHE SU PRENOTAZIONE SABATO E DOMENICA PRESSO LA PIETRA DI BISMANTOVA (REGGIO EMILIA)
1 ora di Teoria 2/3 ore di pratica
scrivi e prenotati  a : corsi.paracadutisti@gmail.com

Guarda il video di una giornata tipo.

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